Un progetto di Sabina de Tommasi per il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma

Il progetto si è sviluppato da febbraio a maggio 2010.
Questo blog è stato creato per riportare le varie tappe dei laboratori;
elencare le bibliografie costruite insieme ai partecipanti; mostrare foto e video;
dare modo di ascoltare la lettura dei brani scelti.

Dal 25 luglio al 12 agosto 2010 ha accolto alcune riflessioni e provocazioni sul tema dei teatri di cintura e in generale sul lavoro teatrale e culturale decentrato.
Ora vuole segnalare curiosità, percorsi di lettura, suggestioni, appuntamenti, tracce originali dei nostri viaggi. Mandate i vostri suggerimenti a tracciatidiviaggi@gmail.com

La serata di lettura condivisa di quest'anno al Teatro Biblioteca Quarticciolo si è tenuta il 21 aprile 2011. Titolo STORIE MINIME.



domenica 5 giugno 2011

domenica 22 maggio 2011

giovedì 19 maggio 2011

Oltrecittà lungo la FM2

Una proposta di Primavera Romana 2011:
domenica 22 maggio
prendiamo il treno da Roma Tiburtina alle 10.36 (per le altre fermate) con arrivo a Guidonia alle 11.18.
Camminiamo alla scoperta di Guidonia o ‘Città dell’Aria’, come appellarono negli anni ’30 la nuova città di fondazione, con l’Istituto Sperimentale Aeronautico, progettata da Giorgio Calza Bini; oggi è il terzo comune più popoloso del Lazio dopo Roma e Latina e con la maggior presenza di stranieri residenti della provincia di Roma.
Scopriamo il Parco dell’Inviolata, un bel pezzo di Agro Romano istituito nel 1996, che però esiste solo sulla carta, mentre la discarica dell’Inviolata piano piano se lo sta mangiando; di seguito i nuovi quartieri di Casal Bianco e i resti di Ficulea, l’antica città romana del I sec d.C.
Attraversiamo le immense cave di travertino con il suggestivo paesaggio delle piscine naturali dove l’acqua è celeste; tra queste troviamo ancora Casal Bernini che ospitava le maestranze e gli operai che estraevano per Bernini il travertino, trasportato poi fino all’Aniene per giungere a Roma.
Raggiungiamo la via Tiburtina, da qui ogni 15 minuti un autobus ci riporta a Ponte Mammolo.

Tutte le info QUI

domenica 8 maggio 2011

Zora

Ieri ho camminato a lungo per L'Aquila. Ho visto. Ho udito solo silenzio.
Su corso Vittorio Emanuele una lunga rete, una delle tante, a limitare l'accesso ai palazzi.
Sulla rete tante frasi (e foto). Eccone alcune:
"Venite a vedere quel caro piccolo disordine sparso un po' ovunque, dettagli di una vita abbandonata in fretta, un attimo prima che si spalancasse l'inferno."

"Dopo aver visto tutto, sbirciato tra le transenne dell'unica strada aperta nel centro (come una ferita) potrete parlare di noi e della nostra città."

"Continuerete a scattare foto pensando che il disastro non vi era sembrato così grande. Fate tutte le foto che volete, ma testimoniate la verità. Date parole a quel poco che hanno potuto vedere i vostri occhi."

"E se qualcuno non vi crederà. Ditegli di venire a L'Aquila. Non abbiamo altre prove a nostro favore."

"Venite a L'Aquila. Venite a vedere cosa fa male all'anima. Venite a vedere le pietre che parlano, sussurrano e gridano. Erano frontoni, architravi, basamenti, capitelli."

"Venite a vedere come debordano dai muri di cinta le piante non potate, le schiere insolenti delle parietarie che avanzano sulle macerie, l'erba davanti i portoni chiusi delle case, tra i ciottoli dei vicoli che nessuno calpesta più."

E ancora sulla rete, ripetuti, fogli plastificati sui quali qualcuno ha trascritto un brano di Italo Calvino, tratto da Le città invisibili. La città di Zora.
Lo ricopio anche io qui, di seguito. Perché mi rimanga impresso, fissato. Tracciati del mio viaggio di oggi.
ANDATE A L'AQUILA.

"Al di là di sei fiumi e tre catene di montagne sorge Zora, città che chi l'ha vista una volta non può più dimenticare. Ma non perché essa lasci come altre città memorabili un'immagine fuor del comune nei ricordi. Zora ha la proprietà di restare nella memoria punto per punto, nella successione delle vie, e delle case lungo le vie, e delle porte e delle finestre nelle case, pur non mostrando in esse bellezze o rarità particolari. Il suo segreto è il modo in cui la vista scorre su figure che si succedono come in una partitura musicale nella quale non si può cambiare o spostare una sola nota. L'uomo che sa a memoria com'è fatta Zora, la notte quando non può dormire immagina di camminare per le sue vie e ricorda l'ordine in cui si succedono l'orologio di rame, la tenda a strisce del barbiere, lo zampillo dai nove schizzi, la torre di vetro dell'astronomo, la edicola del venditore di cocomeri, la statua dell'eremita e del leone, il bagno turco, il caffè all'angolo, la traversa che va al porto. Questa città che non si cancella dalla mente e come un'armatura o un reticolo nelle cui caselle ognuno può disporre le cose che vuole ricordare: nomi di uomini illustri, virtù, numeri, classificazioni vegetali e minerali, date di battaglie, costellazioni, parti del discorso. Tra ogni nozione e ogni punto dell'itinerario potrà stabilire un nesso d'affinità o di contrasto che serva da richiamo istantaneo alla memoria. Cosicché gli uomini più sapienti del mondo sono quelli che sanno a mente Zora.
Ma inutilmente mi sono messo in viaggio per visitare la città: obbligata a restare immobile e uguale a se stessa per esere meglio ricordata, Zora languì, si disfece e scomparve. La Terra l'ha dimenticata."

Andate a L'Aquila.
s.d.t.

domenica 1 maggio 2011

Le donne Terre-Mutate chiamano - L'Aquila 7 e 8 maggio 2011

L'8 novembre scorso avevamo già segnalato sul blog questa iniziativa del Comitato Donne Terre-Mutate.

Il Comitato nasce a L’Aquila nell’ottobre del 2010 per organizzare un incontro nazionale di donne che si terrà nel capoluogo abruzzese il 7 e 8 maggio 2011 con lo slogan: BEN VENGANO LE DONNE A MAGGIO. MANI-FESTIAMO. SIAMO TUTTE AQUILANE. Il nome l’abbiamo preso dal numero 81 della rivista Leggendaria, che a sua volta l’ha preso dall’auto-definizione di Francesco Paolucci, filmaker aquilano (“Sono un terre-mutato”).

L’idea è portare le donne di tutta Italia a vedere L’Aquila com’è, e farlo con uno sguardo diverso, appunto lo sguardo delle donne. C’è chi non ha mai visitato L’Aquila, chi la ricorda come tra le città antiche più belle d’Italia, chi la vuole ri-vedere oggi, ferita, abbandonata e purtroppo ancora militarizzata, intrappolata sotto uno “stato di emergenza” che è stato prolungato fino al 31 dicembre 2011. Le donne promotrici dell’evento, che dall’aprile 2009 non hanno mai smesso di incontrarsi, ragionare e progettare insieme nuovi luoghi, vogliono creare una rete solidale con altre realtà femminili che lavorano dentro le associazioni, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nell’arte.
Leggete QUI l'appello

E adesso ci siamo. Mancano pochi giorni.
Potete trovare QUI tutto il programma della manifestazione
QUI invece come arrivare a L'Aquila

Sosteniamo la Casa delle donne
Partiamo dai 309 morti del 6 aprile del 2009 e dalla distruzione per la riCostruzione di una nostra Casa, il luogo da cui continuare il lavoro e le relazioni dal 9 maggio 2011. Chi vuole sostenere le giornate del maggio e il nostro progetto può farlo adesso inviando un bonifico a:
Associazione Biblioteca delle Donne Melusine – via A.De Gasperi 45 67100 L’Aquila
conto presso la Banca Popolare 2 Etica, IT10C0501803200000000136356.

martedì 15 marzo 2011

Primavera Romana 2011


Oltre ogni limite….
Paesaggi e speculazioni fuori dal raccordo



l’Oltrecittà in FM (ferrovie metropolitane)…..sintonizzatevi!
Rom, Romani, Rumeni,
concittadini di tutto il mondo,
inizia la Primavera…..
camminiamo?
Camminare ci piace, ci fa incontrare gli altri e ci rende consapevoli di dove viviamo…
Quest’anno vorremmo camminare anche per la Costituzione, davanti ai non più tollerabili soprusi del potentato politico, economico e mafioso.
Camminiamo perché la nostra esperienza si trasformi in proposta, il nostro sdegno in protesta, il nostro stupore in progetto.
Camminiamo perché è ora di cambiare il mondo.
Oltrecittà. Primo appuntamento domenica 20 marzo

mercoledì 9 marzo 2011

SOS - Niksic


Spot per promuovere la donazione di fondi per la costruzione di una casa rifugio
per le donne e bambini vittime di violenza Nikšić, Montenegro

conosci questa donna
ha due figli!
la notte scorsa è stata buttata fuori di casa!
nessun posto dove andare!


Telefono SOS per donne e bambini vittime di violenza Nikšić
SOS telefon za žene i djecu žrtve nasilja Nikšić

ideazione Ennio Guerrato
musiche Francesco Morosini
disegni Beatrice Mascellani

lunedì 28 febbraio 2011

La città di Asterix

Tornando a casa una sera la giornalista Carlotta Mismetti Capua incontra sull'autobus 4 ragazzini afgani. Arrivati a piedi a Roma. Avevano camminato per 5000 km. Questo è il group-trailer de 'La città di Asterix': una città che esiste solo su Facebook. Dove anche tu puoi diventare protagonista di questa storia.

sabato 12 febbraio 2011

Catalogo delle cose illuminate numero uno, fotografie di Maurizio Agostinetto


in mostra presso la Sala Santa Rita di Roma (piazza Campitelli) dal 9 febbraio al 24 marzo 2011


- Ho stilato un catalogo puramente personale ed arbitrario delle "cose illuminate" nel tentativo di "salvarle"  prima che una lieve variazione della luce, una pioggia, o il variare del mio punto di vista le faccia scomparire per sempre. Per questo ho realizzato una serie di immagini, poi sono andato in bicicletta, percorrendo la via francese del Cammino di Santiago de Compostela, nel periodo compreso fra il 24 aprile e il 9 maggio 2009.
Il catalogo si compone di 52 oggetti visti ognuno in 7 variabili, per un totale di 364 istantanee che ho cercato e fotografato ribaltando la consuetudine di viaggiare e fotografare ciò che incontriamo e ci colpisce, o ci piace, bensì andando a cercare le cose che in precedenza ho deciso di incontrare per compilare il mio catalogo-.

"Sono appassionato delle cose che si vedono.
Provo compassione per le cose destinate a scomparire, "fissandole" con un'istantanea forse le salvo.
Mi piace la parola compassione, perché porta in grembo la passione, non si può provare compassione senza passione.
Ho passione del mondo".

Maurizio Agostinetto


Maurizio Agostinetto propone una ironica classificazione dei propri scatti, immaginando un gioco complesso e affascinante con i visitatori della mostra. Coesistono, infatti, più possibilità di interpretazione tra titolo e immagine stessa e, accanto a didascalie che rimandano a oggetti o situazioni realistiche, si trovano titoli astratti per situazioni o oggetti del tutto ordinari.

lunedì 8 novembre 2010

Le donne terre-mutate chiamano

7 e 8 maggio 2011
Vediamoci a L'Aquila

U
no sguardo diverso. Lo sguardo delle donne. L'Aquila: tutti l'hanno guardata, ma chi l'ha vista veramente? Il comitato "Donne terre-mutate" lancia un incontro nazionale a L'Aquila per il 7 e l'8 maggio 2011. Per portare le donne di tutta Italia a vedere L'Aquila come è. A sentirne gli odori, a toccare le spaccature e a stringere le mani. Per accompagnarle a visitare la "zona rossa" ancora militarizzata, ad entrare nelle C.A.S.E. dove (non) si vive bene, a camminare nei quartieri vuoti e abbandonati, a passeggiare nel centro dopo le undici di sera (prima che chiudano i cancelli!)
Vogliamo portarvi nei luoghi che la televisione non ha mai fatto vedere.

Un pensiero diverso. Il pensiero delle donne. Dal 6 aprile 2009, a L'Aquila, le donne riflettono, discutono, lavorano e progettano, mettono insieme comptenze e talenti. Sono le donne delle associazioni, dei luoghi di lavoro, della scuola, dell'arte. Sono le donne che ricostruiscono quel che è permesso ricostruire in un modo differente dagli uomini. Vogliamo confrontarci con donne di tutta Italia, con altri talenti e con altre competenze.

Un'altra città. La città delle donne. Le donne a L'Aquila ri-tessono la vita quotidiana frammentata, vedono il tempo bruciarsi nelle distanze fra il centro storico ancora chiuso e i satelliti tutto intorno, il degrado di case libri mobili suppellettili e luoghi d'incontro un tempo agevoli. Ma dal caos nascono anche nuove occasioni che le aquilane vogliono condividere con donne di tutta Italia. Un momento di gioia , una festosa trama di relazioni: semi di ricostruzione e rinascita, da gettare nella terra tutte insieme.

SOPRATTUTTO ABBIAMO UN SOGNO: COSTRUIRE NELLA NUOVA CITTA' UN LUOGO DELLE DONNE

Comitato Promotore "Donne terre-mutate per l'incontro nazionale del 7 e 8 maggio 2011":
Biblioteca delle donne Melusine L'Aquila
Centro Antiviolenza per le Donne L'Aquila
Donne in nero L'Aquila
Leggendaria. Libri Letture Linguaggi

domenica 17 ottobre 2010

una carriola di disegni

taccuino e caschetto, i disegnatori si aggirano per L'Aquila a raccontare la città silenziosa

Questo blog nasce perchè nessuno aveva ancora raccontato L'Aquila e il terremoto con matita e taccuino, girando per le strade e disegnandola dal vero.
L'Idea è semplice in fondo: raccogliere le immagini dei disegnatori che attraversando le strade, le piazze, le nuove periferie di questa città silenziosa, ma non ancora ridotta al silenzio, vogliano raccontare i luoghi comuni e non comuni del terremoto.
Raccontare l'orrore e la volgarità del terremoto, la bellezza forse ancora intatta della città, la voglia di ricostruire e di reagire veramente, gli errori e gli squallori che per ora ha riservato la ricostruzione e mettere su carta che L'Aquila non è proprio quel paradiso in terra di cui parla la gente, quello della "missione compiuta", pieno di case superarredate, scuole, gente felice che ha avuto tutto e chevoletedipiùadesso... ingrati!
Per fare questo abbiamo preso un taccuino, una matita, una scatola di acquerelli e camminare, osservare e "ridurre" tutto alle due dimensioni del foglio di carta.
Chi viene con noi?

vi segnalo questo blog, da leggere piano, con attenzione e poi CONDIVIDERE
Musica dall'Aquila - Musica per l'Aquila è l'articolo che mi ha più colpito. di Angela Maria Russo

‎"l'esser fra noi 'compagni', cioè l'incontrarci per tentare di essere insieme in una stessa storia" (Ernesto de Martino)

grazie ad Alessandro Portelli

giovedì 14 ottobre 2010

UscireDentroEntrareFuori

Primavera Romana 2010
Autoconvocazione cittadina...
Uscire
DentroEntrareFuori

La prima tappa verso gli Stati Generali della Cittadinanza
15, 16 e 17 ottobre 2010 al S. Maria della Pietà - Roma

dedicata a Melo Franchina

La nostra città esige un cambiamento che non può venire dall’alto, da un potere sempre più burocratico, inetto e corrotto, Roma siamo noi che la viviamo, che vorremmo conoscerla sempre meglio, che vorremmo cambiasse, che pensiamo di poter contribuire a trasformarla con la nostra fantasia e il nostro lavoro, sottraendola a chi oggi specula sull’acqua, sulla terra, sulla casa, sulla vita delle persone.

Non vogliamo implorare, né sedurre o sfruttare le paure di nessuno o vendere chissà quale sogno, come va di moda fare oggigiorno. Vorremmo solo invitarvi/ci a condividere esperienze e progetti, pratiche e strumenti, consapevolezza, creatività e competenze, per realizzare un percorso comune sicuramente lungo e impegnativo, ma anche creativo e vitale, per trasformare i nostri mondi isolati in un mondo comune, più umano e vivibile. Siamo animati da una consapevolezza: da soli nessuno di noi ce la può fare, insieme forse si.

E’ solo l’inizio ciò che può diventare dipende da noi tutti, noialtri, noi/voi, gli altri…

clicca qui per consultare il programma di questi primi 3 giorni

“Non si può continuare così. Il vecchio mondo è finito, non ha senso cercare di resuscitare i cadaveri già decomposti, non ha senso affidare la nostra vita ai cadaveri e alle leggi e agli ordini dei cadaveri. (…) Non possiamo non vedere che un nuovo mondo ci occorre, nel quale possiamo svilupparci da uomini veramente vivi, cioè tutti coraggiosamente, attivamente, organicamente fratelli tra noi. (..) E poichè il vecchio mondo è uno strano cadavere, un cadavere che parla troppo, sappiamo che un enorme lavoro attende ciascuno di noi se vogliamo riuscire – con l’attenzione, l’intelligenza e l’impegno necessari – ad essere vivi come ci occorre, a farci il mondo nuovo, che ci è necessario: sappiamo che dobbiamo tornare nei nostri paesi, a produrre ciascuno fatti nuovi, a costruire ciascuno, un sano rapporto con gli altri, il suo pezzo di mondo nuovo. (…) Se noi riusciamo ad essere la vita chi ci può fermare? Quando una vecchia scarpa impedisce al piede di un bambino di crescere, meglio buttarla e fargliene una nuova”
Danilo Dolci, in occasione della marcia della protesta e della speranza. 5/11 marzo 1967 da Partanna a Palermo

martedì 5 ottobre 2010

SAILINA - un progetto etico/equo/creativo

Tracce di viaggi in Montenegro
Tracce di collaborazione tra cooperative
Tracce di lavoro di donne
SAILINA

venerdì 24 settembre 2010

Storie di lavoro - Raccontare il lavoro nei luoghi del lavoro

Dal 25 settembre al 17 ottobre 2010, a Vetralla, Viterbo, Tuscania

L’Accademia della Tuscia (Officina Culturale della Regione Lazio) e l’Associazione Percorsi (Circolo Arci) presentano il progetto Storie di Lavoro, con il sostegno di Regione Lazio, Assessorato Cultura Arte e l’Amministrazione Comunale di Vetralla.
Giunto alla sua terza edizione è un progetto che porta il teatro ma anche la musica e l’arte nei luoghi di lavoro attivi. Fabbriche, frantoi, falegnamerie, la centrale elettrica di Montalto di Castro e quest’anno anche un negozio di parrucchiera sono i luoghi attraversati da questo festival. Non semplici cornici di spettacoli, ma luoghi vivi trasformati dallo sguardo dell’artista e dello spettatore.
Nato da un’idea dell’Associazione Percorsi sotto la direzione artistica di Ferdinando Vaselli e il coordinamento di Manuela Cannone il festival sceglie di parlare del presente. Tutti gli spettacoli infatti hanno come denominatore comune il lavoro.
Altra caratteristica del festival è la fusione dei generi, non spettacoli convenzionali ma performance, passeggiate in luoghi inusuali che si trasformano in concerti, spettacoli che diventano degustazioni, esperienze sensoriali in cui lo spettatore è anche protagonista.

martedì 21 settembre 2010

Verso gli Stati generali della Cittadinanza

giovedì 23 settembre ore 18
1° INCONTRO PUBBLICO
verso gli Stati Generali della Cittadinanza



si invita a partecipare
TUTTA LA CITTADINANZA ATTIVA E RESPONSABILE
presso l’Associazione ex Lavanderia (padiglione 31, piazza S. Maria della Pietà,1) - Roma

PrimaveraRomana vuol contribuire alla realizzazione degli Stati Generali della Cittadinanza proponendo con la Rete Romana di Mutuo Soccorso un percorso di avvicinamento a tappe, della durata di un anno, che attraversando i diversi territori dell’Oltrecittà favorisca la conoscenza del territorio stesso e l’incontro e il confronto tra le tante esperienze di cittadinanza attiva.

Un “dispositivo” che, senza voler indirizzare il merito delle discussioni, consenta l’incontro e lo scambio trasversale tra le diverse reatà territoriali dell’area metropolitana e le diverse aree tematiche attorno a cui articolare il costruirsi di una visione dal basso dell’Oltrecittà Roma.

Ciascun appuntamento cercherà di favorire l’incontro, lo scambio tra singoli cittadini e soggetti collettivi (associazioni, comitati, movimenti…) a tre livelli:
- territoriale, aggregando realtà di natura diversa che si occupano dello stesso territorio
- tematico, aggregando realtà che in diversi territori e da prospettive diverse si occupano delle stesse problematiche (ad esempio: ciclisti, pedoni e pendolari sulla questione della mobilità
- generale, aggregando tutte le diverse realtà di cittadinanza a scala metropolitana, intessendo un dialogo trasversale che sveli le interrelazioni tra problemi apparentemente distanti

Per favorire ciò proponiamo l’articolazione di ciascun appuntamento in tre giornate, una maggiormente dedicata al posto che ospita l’incontro, una al territorio in cui è collocato e la terza ad un tema di interesse generale.
per approfondire il progetto e avere ulteriori informazioni clicca qui

lunedì 20 settembre 2010

Museo della Figurina a Modena


Da non perdere.... pure per chi non ha mai fatto una collezione di figurine!!
(Ma chi sarà????)

Clicca sul logo per avere tutte le informazioni.

domenica 19 settembre 2010

"Questo non è un Piatto": una mostra a Faenza, nel Museo Internazionale delle Ceramiche

"Questo non è un Piatto" è un progetto internazionale per l'educazione ai diritti umani, l'integrazione e la pace attraverso l'arte e la tutela dei patrimoni linguistici e culturali.
Attraverso l’esposizione di 35 piatti in ceramica,la mostra non si pone soltanto come espressione di un sapere materiale e di una tradizione artigianale che da secoli connota la cultura artistica nazionale, ma si fa soprattutto strumento per la salvaguardia del patrimonio culturale di tutte le comunità a rischio di cancellazione linguistico-culturale e per la valorizzazione delle diversità quale patrimonio dei popoli.
A tale scopo ogni piatto riporta al centro la poesia "La mia Lingua è la mia Nazione", trascritta su ogni oggetto in una lingua diversa, tra le quali anche il tibetano, scelto come emblema di tutte le lingue che hanno difficoltà ad esprimersi e a sopravvivere.
35 piatti per 35 lingue con l’esplicito intento di nutrire, rammentare, curare, unire le persone di tutto il mondo.

La mostra è aperta fino al 30 settembre 2010. Clicca sull'immagine per avere ulteriori informazioni.

La Mia Lingua è la mia Nazione
La mia lingua è
non violenta
Antica
Sacra
Felice
Saggia
La mia lingua è
la mia speranza
il mio conforto e
la mia gioia
il nostro giocare
E' il colore della nostra terra.
La mia lingua è la mia storia
E' mia Madre
Figlio e Moglie
E' mio padre, marito, figlia
La mia lingua è la mia cultura e
la mia fede
E' la nostra identità
La mia lingua
è la mia mente.

Nella mia terra occupata
La mia lingua conosce i suoi confini,
montagne, laghi e venti
La mia mente si dedica alla
Preghiera
Fino al mio ultimo respiro
La mia parola sarà Tibetano
OM MANI PADME HUNG
La mia lingua è
la mia nazione.

movinguniverse.org

martedì 17 agosto 2010

104 rue d'Aubervilliers - Paris













Le
104
cent
quatre


Cabina gialla. Sul cartello c'è scritto:

"Scambio di libri

Ogni persona porta un libro (o più) e lo scambia con un libro della cabina gialla.
Le persone che non hanno libri da scambiare possono semplicemente prendere un libro dalla cabina, leggerlo sul divano, sulle sedie, ecc.... e poi restituirlo."